LANCIA APRILIA SECONDA SERIE BERLINA

Lancia Aprilia Seconda Serie

La produzione della “seconda serie” Aprilia inizia il 18 agosto 1939.
Scompare la versione “Lusso”, per cui la berlina viene costruita in una sola versione “unificata” (quasi identica alla precedente versione “Lusso”) con interni in panno (grigio o nocciola). La selleria interna in pelle (marrone o rossa) è a richiesta.

La gamma colori prevista per la seconda serie è: grigio metallizzato, grigio scuro, grigio acciaio, grigio chiaro, nocciola, beige, amaranto, blu, blu metallizzato, nero, beige, bruno, bruno chiaro, metallizzato scuro.

Nel corso dei 10 anni successivi (1939/1949) l’Aprilia subisce ovviamente ulteriori aggiornamenti.
La modifica più importante si ha dalla vettura n. 14728 (autunno 1947) allorché l’impianto elettrico passa da 6 a 12 Volt (la dinamo rimane da 90 Watt/12 volt fino alle vetture 438 n. 15117 e 439 n. 6942 mentre la dinamo da 130 Watt è montata successivamente a tali numeri), la batteria passa da 50 Ah a 75 Ah.

L’ultima Aprilia berlina, contraddistinta dal numero di costruzione 20.082 e dal numero di telaio 438-29753 lascia gli stabilimenti il 22 ottobre 1949.

La vettura n. costruzione 14728 (capofila delle 12 volt) ebbe stampigliato per errore il n. 14729, portava solo il numero di costruzione e il 6.10.1947 fu data in produzione con stampigliato il numero esatto (14728). Con successivo comunicato 501/55 del 18.1.1950 si apprende che la vettura era stata mandata al reparto esperienze, pare per la prova del motore a 6 cilindri.
Il 15.2.1951 (comunicato n. 512/26) passa a disposizione della direzione generale per servizio e riceve il numero di vendita (telaio) 438-29754.

DIFFERENZE RISPETTO ALLA PRIMA SERIE

Diminuisce il valore dell’angolo della “V” dei cilindri (da 18°6’40” a 17°3’40”)
La cilindrata aumenta da 1351,74 a 1486,50 cm3, grazie all’aumento della misura dell’alesaggio (da mm 72,00 a mm 74,61) e della corsa del cilindro (da mm 83,00 a mm 85,00).
La potenza massima si incrementa leggermente, da “quasi” 48 a “poco più” di 48 HP.
Aumenta (anche se non se ne conosce l’entità) il valore della coppia massima.
La “sospensione” del motore avviene ora tramite una sola balestra per lato, più elastica (in precedenza le balestre erano due per lato).

Viene montato il carburatore Zenith 32 VIML 3, invece del 32 VIM.

Viene montata una batteria da 75 Ah invece di 60 Ah.

Vengono modificati gli ammortizzatori posteriori.

Viene montata una frizione più robusta, atta a reggere la maggior coppia motrice.
Nel cambio di velocità, vengono “allungati” i rapporti della I marcia avanti e della retromarcia (portati da 3,516:1 a 3,126:1).

Modificato il comando di fari e clacson.